La SIAE ha siglato un accordo con i Monopoli di Stato per contribuire alle ispezioni relative all' "utilizzo illegale degli apparecchi da divertimento e intrattenimento" (forse i video-poker manomessi? ).
Premesso che non ho letto l'accordo e non so quale sia la legal-basis per questa collaborazione -- solo alcune riflessioni da profano.
1) Sicuramente e' un importante contributo alle attivita' di enforcement e una interessante soluzione per sfruttare la capillare presenza della SIAE sul territorio. La SIAE indubbiamente svolge un serivizio utilissimo;
2) E' anche un modo creativo di esplorare nuovi "stream of revenues" che poterbbero aiutare la ristrutturazione dell'ente e re-interpretarne (in parte) la funzione sociale (anche a seguito delle polemiche degli ultimi giorni);
3) Ma cosa c'entra il diritto d'autore? E gli eventuali compensi riscossi (immagino una percentuale delle sanzioni o una flat-fee versata da parte dei monopoli) andrebbero distribuiti agli associati?
In altre parole, e scusate la banalizzazione, a che titolo Adriano Celentano potrebbe ricevere una frazione della multa pagata dal bar di quartiere di Centocelle per avere manomesso il flipper... e in quel bar, peraltro, il mangiacassette e' rotto da anni e non si verifica alcuna diffusione di opere protette... :)
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